Sex Pistols – Never Mind The Bollocks Here’s The Sex Pistols

Che dire di quest’album: è uno dei più importanti della storia e servì a dare una direzione alla corrente Punk. Uscì nel 1977 e fu l’unico album in studio dei Sex Pistols.

Pezzi come Anarchy in the U.K. e God Save The Queen sono tra i più famosi della musica punk inglese. La critica feroce alla monarchia e alla società britannica di quel tempo fu come un pugno in faccia alla borghesia, che non capiva – o meglio –  si rifiutava di capire le esigenze e i gusti dei giovani.

Piccolo aneddoto sulla mia copia dell’album: è una ristampa in cd che ho avuto il piacere di far autografare da Glen Matlock, bassista originale della band e co-autore della maggior parte delle canzoni. Aveva già lasciato la band quando l’album venne registrato e pubblicato, ma lo si può apprezzare al basso in Anarchy in the U.K.. Venne a tenere una lezione sulla musica punk nel mio liceo e non persi l’occasione per incontrarlo, parlarci e scattare una foto con lui!

 

 

The Get Up Kids – Something To Write Home About

Ieri i Get Up Kids hanno annunciato di aver firmato con l’etichetta Polyvinyl Records e l’uscita imminente di nuova musica, quindi ho pensato di dedicare il post di oggi a loro. Something To Write Home About, uscito nel 1999, è il loro album più famoso. Contiene pezzi come Holiday, Action & Action e Ten Minutes, oltre alla canzone più utilizzata per dichiararsi alla propria bella alla fine degli anni ’90, I’ll Catch You.

Ho avuto l’occasione di vederli dal vivo in un club qualche anno fa, durante il tour promozionale dell’album There Are Rules, purtroppo senza il tastierista James Dewees, all’epoca impegnato in tour con i My Chemical Romance. Qualche tempo prima mi era stata regalata la bellissima edizione del decimo anniversario di Something To Write Home About, che contiene, oltre all’album in CD, delle bonus track scaricabili online e il DVD del concerto nel quale suonano interamente l’album insieme ad altri video della band.

Ho approfittato in quell’occasione di farmi autografare la mia copia da Matt Pryor e Jim Suptic e per scattare una foto insieme a loro. Molto disponibili!

 

All Time Low – Nothing Personal

L’appuntamento con il post di questa settimana coincide con un anniversario che ricordo molto volentieri: oggi nel 2015 ero al concerto degli All Time Low! Le band di apertura erano i Neck Deep (dei quali ho parlato qui) e i Real Friends (qui il post dedicato a loro).

Future Hearts sarebbe uscito un mese dopo e proprio quel giorno uscì il secondo singolo estratto, Kids In The Dark. Avevo comprato, insieme al biglietto, la possibilità di partecipare alla signing session e il download dell’album. Proprio alla signing session ho portato la mia copia di Nothing Personal del 2009 per farmela autografare: si tratta della versione enhanced che contiene 5 tracce bonus e un video di Weightless con le immagini del tour.

Nothing Personal è, insieme a Don’t Panic, il mio album preferito degli All Time Low: ci sono un sacco di belle canzoni, da Weightless (mi ricordo di aver visto moltissime volte il video in tv nel quale erano presenti anche Pete Wentz dei Fall Out Boy e Mark Hoppus dei blink-182) a Damned If I Do Ya (Damned If I Don’t), da Break Your Little Heart a Stella fino a Therapy. Belle anche le versioni acustiche di Dear Maria, Count Me In e Coffee Shop Soundtrack.