Jimmy Eat World – Blister (single)

Ieri si celebrava il ventesimo anniversario dell’uscita di Clarity, una pietra miliare della musica emo e ritenuto da molti il miglior album dei JEW. Ho pensato di festeggiarlo con Blister, uno dei due singoli estratti.

Clarity è anche il primo album nel quale la voce solista è prevalentemente quella di Jim Adkins: Blister rappresenta l’ultima canzone cantata da Tom Linton fino al 2010, anno in cui canta Action Needs An Audience nell’album Invented. È sicuramente una delle mie preferite dell’album.

Ho trovato questo cd singolo nella versione europea, che contiene anche le registrazioni dal vivo di Goodbye Sky Harbor e What I Would Say To You Now in una fiera (e l’ho pagato soltanto € 1!).

 

 

Jack White – Sixteen Saltines (single)

Non una copertina elaborata per uno dei miei ultimi acquisti! Questo singolo in 12” in edizione limitata di Jack White nasconde il suo tesoro sul lato b: un’incisione suonabile! Sixteen Saltines, dall’album di esordio da solista di White, Blunderbuss, è sul lato a, sul lato b una cover degli U2, Love is Blindness.

È stato venduto originariamente per il Record Store Day del 2012 e sul online store della Third Man Records, dove si afferma che si tratta del “primo disco con incisione suonabile nel mondo”.

Comprato alla Mostra del Disco a Pordenone.

 

blink-182 – All The Small Things (singolo)

All The Small Things è il secondo singolo estratto dal terzo album dei blink-182, Enema of the State, uscito nel 2000. È la canzone che quando passa alla radio fa dire a chiunque “Hey, questi sono i blink!”.

Gran parte della notorietà questo brano lo deve al videoclip, nel quale i tre membri della band fanno la parodia dei video degli artisti di quel momento, dai Backstreet Boys a Britney Spears.

La versione nella mia collezione è quella europea in cd che contiene anche le registrazioni live di Dumpweed e What’s My Age Again? registrate a Londra e il video di All The Small Things visibile sul computer.

 

 

Commodores – Easy/Can’t Let You Tease Me

Easy è probabilmente la canzone più famosa dei Commodores, la band il cui frontman era Lionel Richie. Scritta e cantata dallo stesso Richie, si tratta di una ballad uscita nel 1977 ed estratta dall’album Commodores. Sul lato b troviamo Can’t Let You Tease Me, dal precedente Hot on the Tracks.

Se Easy è un grande classico degli anni ’70, del quale sono state fatte moltissime cover tra cui nel 2017 una realizzata da Sky Ferreira per il film Baby Driver, Can’t Let You Tease Me non la conoscevo: è comunque un ottimo brano funk.

Appena ho visto in una fiera questo 45 giri in edizione originale italiana, ho voluto comprarlo per due motivi: la bellezza di Easy e la fantastica pettinatura di Lionel Richie in copertina!

 

The Police – Roxanne 7″

Roxanne è senza dubbio una delle canzoni più famose della band capitanata da Sting. È il primo singolo estratto dall’album d’esordio dei Police, Outlandos d’Amour, del 1978, che spero di aggiungere presto nella mia collezione.

Per il momento mi accontento di questo bellissimo 45 giri, che presenta sul lato b Peanuts, in vinile rosso in edizione limitata a 2000 copie uscito per il Record Store Day di quest’anno. Anche la copertina è molto bella: in rosso come l’originale del ’78, contiene una busta di cartone, nella quale è inserito il disco, con lo stesso artwork ma in blu; aprendo le ante invece vediamo la copertina della ristampa UK del singolo del ’79.

 

 

 

Pooh – In Silenzio/Piccola Katy (singolo)

Uno dei dischi più vecchi in mio possesso è questo singolo dei Pooh nella prima stampa, uscito nel 1968. È il primo singolo di successo dei Pooh e l’ultimo prima dell’entrata nella formazione di Dodi Battaglia. Pur essendo sul lato b, Piccola Katy è diventata una delle canzoni più famose ed amate della band ed è stata riregistrata più volte nel corso della carriera dei Pooh.

Bastano poche note del riff e si riconosce subito questa canzone, un classico della musica italiana degli anni ’60. In Silenzio invece non la conoscevo prima di comprare questo disco a Vinyl Udine.

 

Linkin Park – Heavy (single)

Oggi è il primo anniversario della scomparsa di Chester Bennington, la voce dei Linkin Park. Il post di oggi quindi non può che essere dedicato a loro e a uno dei loro ultimi singoli.

Heavy è il primo singolo dall’album del 2017 One More Light e vede la collaborazione di Kiiara, a mio parere una delle voci più interessanti della scena musicale. Non è la classica canzone dei Linkin Park ed è forse per questo che mi è piaciuta dall’inizio. Il testo, alla luce della tragedia accaduta, assume un significato più chiaro, purtroppo.

La mia versione è il cd singolo nell’edizione europea: due tracce, la versione dell’album e la versione strumentale della stessa canzone.

 

Lucio Battisti – Una Donna Per Amico (single)

Con questo disco entriamo nella storia della canzone italiana!

Una Donna Per Amico è una delle canzoni più note di Lucio Battisti, nonché il nome dell’album del 1978. Uscito come singolo nello stesso anno, il testo è firmato da Mogol. Alla fine dell’anno, risulterà il secondo singolo più venduto in Italia, dietro soltanto a Stayin’ Alive dei Bee Gees. Come gran parte dei ragazzi della sua generazione, mia madre era appassionata delle canzoni di Battisti e questa passione, fortunatamente, l’ha trasmessa anche a me.

Il lato b è Nessun Dolore, pezzo che, a dire la verità, ho conosciuto grazie alla cover di Giorgia uscita nel 1994. Anche Mina ha realizzato la propria versione di questo brano, nel 1987.

Ho comprato questo disco, nella versione originale italiana, ad una fiera poco tempo fa, un ottimo pezzo per arricchire la mia collezione.

 

The Police – Synchronicity & Every Breath You Take (single)

Per il primo blog del 2018 facciamo un bel salto indietro di quasi 35 anni: parliamo infatti dell’ultimo album dei PoliceSynchronicity.

Uscito nel 1983, presenta tra le altre canzoni, la bellissima e famosissima Every Breath You Take, oltre a due tra le mie preferite della band di Sting e compagni ovvero la title track Synchronicity – uscita come singolo in Giappone – e King of Pain.

Alla cerimonia dei Grammy Awards del 1984, celebre per gli otto premi conquistati da Michael Jackson per l’album Thriller, la band inglese porta a casa tre grammofoni su cinque nominations: nella categoria Best Pop Performance by a Duo or Group with Vocals e Song of the Year per Every Breath You TakeBest Rock Performance by a Duo or Group with Vocal per l’album stesso.

Synchronicity è diverso rispetto ai lavori precedenti dei Police, ma è decisamente tra quelli più importanti. Merita l’ascolto senza dubbio!

La mia versione dell’album è una riedizione del 2003 che comprende anche il video di Every Breath You Take, visibile sul computer, mentre il singolo è la versione italiana originale del 1983 comprata qualche mese fa di seconda mano ad una fiera. Il lato b è Murder by Numbers.

 

 

 

 

Red Hot Chili Peppers – Scar Tissue (single)

L’ultimo post del 2017 lo voglio dedicare ad una delle mie canzoni preferite dei Red Hot Chili Peppers, Scar Tissue. Tratto dall’album – capolavoro, a mio parere – Californication del 1999, il singolo presenta inoltre le canzoni Gong Li e Instrumental #1 (citate nella tracklist come non album track).

Che dire di Scar Tissue: è forse una delle più belle canzoni mai scritte dai RHCP, ha vinto un Grammy Award nel 2000 nella categoria Best Rock Song e ha dato il titolo all’autobiografia del cantante Anthony Kiedis, uscita nel 2004. Il riff di chitarra di John Frusciante è uno dei più riconoscibili degli ultimi 20 anni e la canzone è tra le preferite dei fan, tanto da essere la loro quinta canzone più suonata dal vivo. Il testo parla delle difficoltà affrontate da chi fa uso di droga per disintossicarsi. Il video vede il quartetto ferito e pieno di botte suonare strumenti rotti percorrendo una lunga strada deserta a bordo di un’auto guidata da Frusciante, una metafora del suo ritorno nella band dopo l’abbandono nel 1992.

Menzione speciale per Gong Li: il titolo è un omaggio all’attrice Gong Li ma il significato del testo non è mai stato confermato dai Chili Peppers (la tesi più accreditata afferma che parli del rapporto tra Anthony Kiedis e John Frusciante al momento del ritorno nella band). È una canzone molto bella ed è un peccato che non sia inclusa in alcun album e che sia stata suonata dal vivo soltanto per tre volte.

Ho comprato questo cd l’anno scorso mentre mi trovavo a Roma per festeggiare capodanno. Ah, a proposito: buon 2018 a tutti!